IL DOLCE NATALIZIO PER ECCELLENZA: IL PANETTONE

Non è veramente il periodo natalizio senza la presenza, al termine del convivio familiare, di almeno un panettone, il dolce più emblematico della tradizione, ormai amato dai golosi di tutto il mondo e consolidatosi come uno dei capolavori della pasticceria italiana. Per preservare l’autenticità del panettone milanese, nel 2005 la Camera di Commercio di Milano ha ufficializzato un marchio, applicabile solo a prodotti che hanno seguito un rigoroso processo di produzione, disciplinato da un preciso regolamento elaborato dal “Comitato dei maestri pasticceri milanesi”. La redazione del regolamento è stata affidata a un gruppo di rappresentanti delle principali associazioni di categoria e a un delegato dei consumatori, che hanno definito gli ingredienti, le fasi di lavorazione e produzione, le caratteristiche del prodotto e le modalità di commercializzazione, nel rispetto della più antica tradizione artigianale.

Le origini del panettone tra storia, miti e leggende 

Le origini del panettone sono avvolte nel mistero, alimentando varie storie e leggende nel corso del tempo.

Secondo un’antica narrazione popolare, il primo a preparare il panettone fu un falconiere di nome Messer Ulivo degli Atellani, innamorato di Adalgisa, figlia di un noto fornaio. Per conquistare l’amata e il futuro suocero Antonio, l’innamorato si fece assumere come garzone e creò un nuovo dolce, denominato “Pan de Toni”, che ottenne notevole successo.

Un’altra leggenda narra che Ludovico il Moro, Signore di Milano nel tardo Quattrocento, incaricò il suo cuoco di preparare un sontuoso pranzo natalizio. Preso dalla frenesia, il cuoco dimenticò il dolce nel forno e lo carbonizzò. Toni, uno dei suoi assistenti, propose di creare un nuovo dolce con ciò che rimaneva, dando vita al “Pane di Tögn”, gradito a tutti i commensali.

Nonostante questi aneddoti leggendari, lo storico Pietro Verri sostiene che già nell’XI secolo esisteva la consuetudine di distribuire grandi forme di pane nel periodo natalizio.

Nel XV secolo, ai fornai poveri venne vietato di produrre pane bianco, riservato alle famiglie più abbienti, tranne che durante le festività natalizie. Il “pan de scior” o “pan de ton”, il “pane di lusso”, veniva donato a tutti i clienti senza distinzione sociale, arricchito con burro, miele e zibibbo. Solo tra la fine del Settecento e l’Ottocento il panettone milanese diventò protagonista del periodo natalizio grazie al Governatore di Milano, che lo regalava annualmente al Principe Metternich.

Con la diffusione dei forni e il miglioramento delle tecniche di produzione, a partire dai primi anni del Novecento, il panettone iniziò a essere esportato in tutto il mondo. Negli anni Cinquanta, con l’avvento dei supermercati, il panettone divenne un simbolo natalizio, aggiungendo sempre più ingredienti originali per soddisfare le richieste dei consumatori.

Caratteristiche e peculiarità del panettone

Il disciplinare del 2005 ha stabilito le caratteristiche che un panettone milanese deve possedere per meritare tale appellativo.

Il panettone deve presentare una forma cilindrica con una cupola, derivante dal lungo processo di lievitazione e dalla cottura in uno stampo specifico. L’impasto base deve essere soffice, ottenuto mescolando acqua, farina, burro e tuorli d’uovo, con l’aggiunta di uvetta, frutta candita e scorze di limone e cedro. La crosta superiore deve mostrare una screpolatura causata dalla “scarpatura”, un taglio tipico, e la struttura alveolata della pasta deve emanare il caratteristico aroma dei dolci lievitati naturalmente. Il processo artigianale prevede la preparazione del lievito naturale con acqua e farina di frumento, che acquisisce acidità durante la fermentazione grazie a lieviti e batteri naturali. Ogni produttore può scegliere la quantità di ingredienti da aggiungere, il numero di impasti e le condizioni di lievitazione, preservando la tradizione artigianale.

L’impasto viene quindi porzionato, posto nei pirottini e sottoposto all’ultima lievitazione prima della cottura. Il tempo e le condizioni di lievitazione dipendono dall’esperienza dell’artigiano. In genere, un chilogrammo di panettone viene cotto per circa 50 minuti a 190 gradi, successivamente raffreddato capovolto per evitare il collasso. Infine, la data di produzione viene stampata in modo indelebile sul pirottino.

Tradizioni e varianti del panettone milanese

La tradizione milanese prevede di conservare un pezzo di panettone consumato durante il pranzo di Natale per mangiarlo a digiuno, ormai raffermo, il 3 febbraio, in occasione della festa di San Biagio. Si crede che il “panettone di San Biagio” aiuti a prevenire malanni invernali, come mal di gola e raffreddori, secondo un noto proverbio locale. La fama del panettone milanese è universale, dando vita a numerose versioni nel tempo, con glassature, senza canditi, con aggiunta di creme alla nocciola e ripieni vari, dolci e salati.

Biscotti Natalizi al Cioccolato e Nocciole: Una Delizia Croccante da Assaporare durante il Natale

Durante il periodo natalizio, i biscotti diventano una leccornia irrinunciabile. E cosa c’è di più delizioso dei biscotti natalizi al cioccolato e nocciole? Questi golosi dolcetti sono una vera festa per il palato, combinando il gusto intenso del cioccolato fondente con la croccantezza delle nocciole tostate. Preparare questi biscotti è un modo magico per avvolgersi nell’atmosfera natalizia e regalare un tocco dolce a familiari e amici.

Ingredienti:

  • 200g di cioccolato fondente
  • 100g di burro
  • 150g di zucchero di canna
  • 2 uova
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 250g di farina
  • 50g di cacao in polvere
  • 1 cucchiaino di lievito in polvere
  • 1/4 di cucchiaino di sale
  • 100g di nocciole tostate e tritate

Istruzioni:

  1. Inizia sciogliendo il cioccolato fondente a bagnomaria o nel microonde. Una volta sciolto, lascialo raffreddare leggermente.
  2. In una ciotola, mescola il burro ammorbidito con lo zucchero di canna fino a ottenere un composto liscio e cremoso.
  3. Aggiungi le uova una alla volta, mescolando bene dopo ogni aggiunta. Aggiungi l’estratto di vaniglia e il cioccolato fuso, continuando a mescolare fino a ottenere un impasto omogeneo.
  4. In un’altra ciotola, setaccia la farina, il cacao in polvere, il lievito e il sale. Aggiungi gradualmente gli ingredienti secchi all’impasto di cioccolato, mescolando bene fino a ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso.
  5. Incorpora le nocciole tritate nell’impasto, assicurandoti che siano ben distribuite.
  6. Forma l’impasto in una palla e avvolgilo con pellicola trasparente. Lascialo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti, in modo che diventi più facile da manipolare.
  7. Trascorso il tempo di riposo, preriscalda il forno a 180°C e foderare una teglia con carta da forno.
  8. Prendi l’impasto dal frigorifero e formane delle palline di dimensioni simili. Disponi le palline sulla teglia, lasciando uno spazio sufficiente tra loro per evitare che si attacchino durante la cottura.
  9. Schiaccia leggermente le palline con il dorso di un cucchiaio o con le dita, dando ai biscotti una forma leggermente appiattita.
  10. Inforna i biscotti nel forno preriscaldato per circa 10-12 minuti, o fino a quando i bordi sono leggermente dorati.
  11. Togli i biscotti dal forno e lasciali raffreddare sulla teglia per alcuni minuti. Successivamente, trasferiscili su una griglia di raffreddamento per farli raffreddare completamente.

I biscotti natalizi al cioccolato e nocciole sono pronti per essere gustati! Questi dolcetti croccanti e profumati sono perfetti da sgranocchiare davanti al camino, da condividere con amici e parenti o da regalare in eleganti confezioni natalizie. La loro irresistibile combinazione di cioccolato e nocciole catturerà i cuori di tutti e renderà il Natale ancora più dolce e magico. Buon Natale e buon appetito!

Tacchino Ripieno con Salsa al Rosmarino: Un Capolavoro della Cucina Natalizia

Il tacchino ripieno con salsa al rosmarino è una delle pietanze più iconiche e amate delle festività natalizie. Questa deliziosa ricetta è un capolavoro culinario che incanta gli ospiti con il suo sapore succulento e ricco di aromi, portando un’atmosfera di festa e gioia in ogni boccone.

Ingredienti:

  • 1 tacchino da 5-6 kg
  • 1/2 tazza di burro fuso
  • 1 cipolla tritata
  • 2 gambi di sedano tritati
  • 2 carote tritate
  • 2 tazze di pane a cubetti
  • 1 tazza di salsiccia sbriciolata
  • 1/2 tazza di mele tagliate a cubetti
  • 1/2 tazza di noci tritate
  • 2 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
  • 1 cucchiaio di salvia fresca tritata
  • 1 cucchiaio di rosmarino fresco tritato
  • Sale e pepe q.b.
  • Brodo di pollo q.b.

Istruzioni:

  1. Prima di iniziare, assicurati che il tacchino sia completamente scongelato e a temperatura ambiente. Sciacqua bene il tacchino sotto acqua fredda e tamponalo con carta da cucina per asciugarlo.
  2. Per preparare il ripieno, in una padella grande, fai fondere il burro e aggiungi la cipolla, il sedano e le carote tritate. Cuoci a fuoco medio fino a quando le verdure diventano tenere.
  3. Aggiungi la salsiccia sbriciolata alla padella e cuoci fino a quando diventa dorata e cotta. Aggiungi le mele e le noci tritate, mescolando bene tutti gli ingredienti.
  4. Togli la padella dal fuoco e incorpora il pane a cubetti, il prezzemolo, la salvia e il rosmarino tritato. Condisci il ripieno con sale e pepe a piacere e mescola delicatamente fino a ottenere un composto uniforme.
  5. Riempi il tacchino con il ripieno, premendo delicatamente per compattarlo senza riempirlo eccessivamente. Chiudi l’apertura del tacchino con uno spago da cucina o con uno spiedo per evitare che il ripieno fuoriesca durante la cottura.
  6. Posiziona il tacchino ripieno in una teglia da forno leggermente unta con burro o olio. Versa un po’ di brodo di pollo nella teglia per mantenere il tacchino umido durante la cottura.
  7. Copri il tacchino con carta stagnola e cuoci in forno pre-riscaldato a 180°C per circa 3 ore. Durante la cottura, ogni ora, spennellalo con il sugo che si formerà sul fondo della teglia.
  8. A circa 30 minuti dalla fine della cottura, rimuovi la carta stagnola per far dorare la pelle del tacchino.
  9. Una volta che il tacchino è cotto (verifica che la temperatura interna raggiunga i 75°C), togli la teglia dal forno e lascia riposare il tacchino per 15-20 minuti prima di affettarlo.

Per preparare la salsa al rosmarino:

In una piccola casseruola, fai sciogliere 2 cucchiai di burro e aggiungi 1 cucchiaio di rosmarino tritato. Cuoci per qualche minuto fino a quando il rosmarino diventa fragrante. Aggiungi il brodo di pollo e porta a ebollizione. Aggiusta di sale e pepe a piacere.

Servi il tacchino affettato con la salsa al rosmarino calda e una selezione di contorni natalizi, come patate arrosto, verdure al forno e purea di patate.

Il tacchino ripieno con salsa al rosmarino è un piatto natalizio che non delude mai, unendo sapori tradizionali e profumi fragranti in un caleidoscopio di gusto. Con questa deliziosa ricetta, delizierai i tuoi ospiti e creerai ricordi indimenticabili attorno alla tavola durante il periodo delle festività. Buon Natale e buon appetito!